L'Abbamele, dolce di miele tipico di Gonnosfanadiga
l'abbamele, un decotto di miele e polline, è uno dei cavalli di battaglia della tradizione gastronomica sarda. Viene prodotto facendo bollire i cavi dove viene prodotto il miele, aggiungendo bucce di arancia e limone
L’abbamele, eccellenza gastronomica della Sardegna, è un dolce tipico di Gonnosfanadiga ottenuto dal miele. Si tratta fondamentalmente di un decotto di miele ricavato da una base zuccherina cotta e viene adoperato comunemente come dolcificante o come un alimento a sé stante. Vediamo dunque come si prepara questa delizia.
La ricetta tradizionale prevede come ingredienti:
1 kg. di miele
250 ml. di acqua
100 gr. di arance
100 gr. di mele cotogne.
Per fare l’abbamele, i favi usati per l’estrazione del miele vengono immersi in acqua calda a 50° per circa sei ore al fine di far staccare ogni residuato. Quindi si procede all’ebollizione del liquido rimanente, pulendo le impurità con un setaccio, aggiungendo bucce d’arancia e limone e poi mescolando per impedirne la caramellizzazione. La cottura prosegue per almeno altre due ore, fino a quando il liquido non ha raggiunto una consistenza pari a quella del miele, quindi si lascia riposare e infine si procede a confezionare il tutto in dei vasetti.
L’abbamele viene utilizzato per produrre vari dolci della tradizione sarda: tra questi si fa notare il celebre "pan’e saba”, sempre presente sulle tavole dell’isola. Ecco perché, fin dai tempi più remoti, l’abbamele veniva barattato con altri prodotti come lardo o stoffa.